Bruno Mori, il teologo di un nuovo cristianesimo

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Questo è il mio primo articolo pubblicato sul Manifesto. Parlo del libro postumo scritto dal teologo Bruno Mori, L’implosione di una religione. Lo ritengo un testo fondamentale per tutti coloro che ritengono sia arrivato il tempo del superamento del teismo, e cioè dell’idea di un Dio assolutamente separato dal mondo che interviene dall’esterno per salvarlo. Come si legge nel Vangelo: Dio nessuno l’ha mai visto. Da questa evidenza occorre ripartire. E provare anche a fare nuovo il cristianesimo

Speziale, il ritorno di un antico mestiere

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Scrivo per Buone Notizie, l’inserto del martedì del Corriere della Sera, un pezzo (qui uno stralcio) dedicato al ritorno dello speziale nell’abazia di San Paolo Fuori le Mura a Roma, un laico incaricato della preparazione delle spezie e delle erbe medicinali per la salute dei monaci e dei pellegrini che fanno visita

Nella terra del silenzio, una guida imprescindibile

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Tutti possiamo entrare nella terra del silenzio, quello spazio vasto e profondo che è nostro da sempre anche se non ne siamo coscienti. Qui parlo di una guida per me imprescindibile, un volume di Martin Laird che finalmente parla del silenzio come nessuno vi è mai riuscito prima

Roberto Donetta e il suo silenzio

Roberto Donetta reportage di Paolo Rodari per Radio Televisione Svizzera

C’è poi il silenzio di Roberto Donetta, artista inconsapevole d’inizio Novecento. Il mio servizio dal paese in cui ha vissuto, Casserio, frazione di Corzoneso, per la Radiotelevisione svizzera.

Carlo Molari: “Dio non fa. Egli fa sì che le cose si facciano”

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È il più grande teologo italiano dei nostri giorni, ha scritto su Twitter recentemente Vito Mancuso. E io sono d’accordo con lui. Carlo Molari, aiutante di studio all’ex Sant’Uffizio e poi docente di dogmatica nell’Università Urbaniana, nel 1978 chiese la pensione dopo che la prefazione al Dizionario teologico (Borla 1972) e il libro “La fede e il suo linguaggio” (Cittadella, Assisi 1972) vennero accusati di sostenere posizioni non conformi alla dottrina. I censori non accettavano il fatto che di Dio non si possa dire nulla di definitivo in quanto la sua comprensione cresce con l’evolversi dell’uomo e delle sue capacità cognitive. Un pensiero su cui oggi in tanti concordano e messo in pagina da Molari in un poderoso volume edito da Gabrielli: “Il cammino spirituale del cristiano”. Qui parlo con lui di questo libro, della sua vita, e della sua visione del cristianesimo che sento del tutto vicino alla mia.

Edith Bruck, sopravvissuta ad Auschwitz: “Solo la carta poteva sopportare le mie parole. Per questo ho iniziato a scrivere”

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«La carta era l’unica che poteva sopportare le mie parole. Per questo ho iniziato a scrivere».

Sono diversi i motivi che spingono una persona a scrivere. Edith Bruck, poetessa ungherese sopravvissuta ai campi di sterminio che due giorni fa ha ricevuto la visita di Francesco, ha iniziato perché una volta finita la Shoah nessuno voleva ascoltarla. Le sue parole erano indigeste a tutti, solo la carta fu in grado di accoglierle.